Dal 10 al 13 aprile 2022 a Veronafiere, presso il polo fieristico di Verona in Viale del Lavoro, si è tenuto, dopo due anni di stop forzato, il Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e distillati.
L’attesissimo ritorno è avvenuto in presenza per rilanciare la sua missione: fornire ai produttori italiani un’occasione speciale per mostrare i propri prodotti a buyer provenienti da tutto il mondo, addetti ai lavori e pubblico di appassionati.
Le parole chiave di quest’edizione sono state: sostenibilità, mixology e bollicine. La fiera, infatti, che abbraccia tutte le tipologie di vini – bianchi, rossi, rosé, bollicine, bio – si è sviluppata su 17 padiglioni e suddivisa in sette aree tematiche:
- Vinitaly Bio: vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero (Padiglione F)
- International Wines: esclusivamente produzione internazionale (Padiglione I)
- Vinitaly Tasting: l’evento-degustazione in collaborazione con DoctorWine (Padiglione 10)
- Vinitaly Design: accessori e complementi per ristorazione e sommellerie (Padiglione H)
- Micro Mega Wines: la novità “Micro Size, Mega Quality” (Padiglione F)
- Mixology: tutto su cocktail e drink (Padiglione J)
- Enolitech: il salone della filiera tecnologica (Padiglione F)
La 54esima edizione ha contato circa 18.000 etichette, 4.400 aziende accreditate da 19 nazioni e circa 700 top buyer da 50 Paesi diversi, con in testa la delegazione degli Stati Uniti, il primo mercato mondiale per l’export di vino italiano. A Verona, in 4 giorni, si sono registrate più di 88 mila presenze, di cui 25 mila straniere.
Il bilancio delle presenze estere di Veronafiere parla di un record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25mila operatori stranieri (da 139 Paesi) hanno rappresentato, infatti, il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). Parlando di mercati storici e consolidati, nel testa a testa tra Stati Uniti e Germania l’hanno spuntata i primi, confermando la leadership nella classifica delle nazioni presenti.
Per Tralci Hirpini è stata, certamente un’edizione ricca di soddisfazioni che si è conclusa con un bilancio positivo in termini di networking, contatti, apprezzamenti e nuovi stimoli per il futuro.